Su molte montagne italiane sono stati trovati, e si trovano ancora, fossili di animali e vegetali che vivevano nel mare. Sono testimonianze del fatto che circa 200 milioni di anni fa, dove oggi vediamo il nostro Paese, c’era il mare.
Poi cominciarono a spuntare, come isolotti, le cime delle Alpi e degli Appennini.
Non c’era ancora la Pianura Padana: quello spazio era occupato da un ampio golfo che toccava i piedi delle Alpi. A poco a poco il mare si riempì e si formò una grande pianura, a causa delle piogge e delle acque che scorrevano sul suolo e trasportavano detriti alla foce dei fiumi.
Nel frattempo forze profonde all’interno della Terra facevano alzare le montagne.
Poi, in seguito al raffreddamento del clima del nostro pianeta, i ghiacciai si estesero e il livello del mare si abbassò.
Infine, dopo un’altra lunga serie di cambiamenti del livello del mare e della crosta terrestre, l’Italia assunse all’incirca l’aspetto che ha ora.
Quando hanno effettuato gli scavi dell’autostrada nella nostra zona (A26 GENOVA-GRAVELLONA) sono state trovate delle conchiglie fossili |
Non c’era ancora la Pianura Padana: quello spazio era occupato da un ampio golfo che toccava i piedi delle Alpi. A poco a poco il mare si riempì e si formò una grande pianura, a causa delle piogge e delle acque che scorrevano sul suolo e trasportavano detriti alla foce dei fiumi.
Nel frattempo forze profonde all’interno della Terra facevano alzare le montagne.
Poi, in seguito al raffreddamento del clima del nostro pianeta, i ghiacciai si estesero e il livello del mare si abbassò.
I ghiacciai delle Alpi scivolarono lungo i fianchi dei monti e spinsero a valle cumuli di detriti formando le colline moreniche del Vergante. I ghiacciai, con l’aumentare della temperatura, si ritirarono lasciando ampie conche che si riempirono di acqua e formarono i laghi glaciali: il lago Maggiore (Verbano) ed il lago d’Orta (Cusio). |