Ero seduto da tanto tempo, lì su quello scalino.
Aspettavo con ansia di vedere arrivare...
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Ero seduto da tanto tempo, lì su quello scalino.
Aspettavo con ansia di vedere arrivare...
Ero seduto da tanto tempo, lì su quello scalino.
Aspettavo con ansia di vedere arrivare il mio amico marco arrivare e pensai"è sempre il solito che arriva tardi ,ma non si sarà accorto che sono gia le cinque?"
Se non si sbriga faremo tardi alla festa.Ad un certo punto lo vidi arrivare con una cariola piena di regali.Chissà se erano tutti per il festeggiato?...
FilippoA ha scritto:Ero seduto da tanto tempo, lì su quello scalino.
Aspettavo con ansia di vedere arrivare il mio amico Sandro e pensai: "Come al solito è in ritardo, forse non si è accorto che sono già le quattro. Se non si sbriga arriveremo in ritardo all'appuntamento". In quel momento lo vidi arrivare di corsa con un grande foglio tra le mani... e gli chiesi cosa fosse, mi rispose che gli serviva per annunciare il torneo di macchinine telecomandate del giorno dopo. Allora, mi offrii come aiutante. Non aspettammo ancora un secondo e volammo a fotocopiare il volantino.
Alla sala digitale prendemmo i volantini e li attaccammo in tutta la strada, quando arrivai a casa non vedevo l'ora che iniziasse la gara perché, oltre a fare l'aiutante, avevo deciso di partecipare ed ero sicuro di vincere grazie alla mia Ferrari fiammante.
Pronto per partire e super eccitato spinsi il pedale piu' forte che mai e partii.Ero al secondo posto e dovevo raggiungere il primo quando venni superato da una Ferrari gialla.
Ormai ero terzo e mi scoraggiai ,finii al quarto posto quando pensai che era necessario solo credere in me stesso perciò accelerai e tornai al terzo posto dove...
restai per molto tempo. Ad un certo punto mi accorsi però che il motore della macchina faceva uno strano rumore e sentivo anche odore di bruciato! Pensai che era giunto il momento di farla rientrare ai box. Qui trovai Sandro che mi disse di prendere questa Ferrari verde e di continuare la gara mentre lui aggiustava quella vecchia.Ero al settimo posto e dovevo ricuperare; spinsi il pedale quasi a sfondarlo e superai 5 Ferrari.La gara stava per finire, ma io tenevo sempre stretto il telecomando tra le mani sudate.
Saltavo e incitavo quel pezzetto di ferro colorato che sfrecciava davanti ai miei occhi girando di continuo intorno al tavolo della cucina.
Immaginavo una lunga strada piena di curve, dossi, fossi, pozzanghere: il fango schizzava ovunque; azionavo i tergicristallo nel tentativo di migliorare la visibilità ma poco riuscivano a fare. Mi sembrava che il fango insudiciasse persino la mia faccia.
Ma questo purtroppo era solo un sogno quindi mi tranquillizzai e ripresi a correre velocissimo ed arrivai al traguardo, tutti mi dissero che avevo barato e per un pò di tempo mi ero mortificato ma poi dentro di me mi sentivo il vincitore.E' quello che veramente conta,sentirsi campioni!!!!!!
Alla fine della gara ci rendemmo conto che avevamo passato tutto il pomeriggio a giocare con quelle macchinine e non avevamo guardato l'orologio: era già buio e non eravamo tornati a casa entro le 19 come ci avevano detto i nostri genitori. A quel punto pensammo che...
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